Casa plurifamiliare: gestirla da sé o tramite terzi? | key4.ch

Casa plurifamiliare: gestirla da sé o tramite terzi?

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24.08.2024 | 6 minuti

Amministrare da sé la propria casa plurifamiliare o affidarne la gestione a professionisti è una questione di priorità: si tratta di un classico dilemma tra rendimenti più elevati o una maggiore qualità della vita. A quanto denaro equivalgono il tempo e l’energia che dedichereste a gestire la vostra abitazione plurifamiliare?

Lo stesso vale per la manutenzione della casa: se avete tempo e siete pratici con le riparazioni, potete risparmiare soldi e occuparvi personalmente dei lavori dentro, fuori e intorno all’edificio, oppure potete lasciare che se ne occupi il custode, risparmiandovi l’incombenza.

Opzione 1: fare tutto da sé, anche per quanto riguarda la gestione

Questo è ciò che vi può aspettare se decidete di assumere a vostra responsabilità la gestione del vostro immobile:

  • Un cambiamento di inquilino richiede molto impegno. Rispondere alle domande al telefono, organizzare visite, valutare i candidati e selezionare i migliori, controllare la solvibilità e ottenere referenze, chiamare i candidati, conoscerli di persona, discutere di modalità e scadenze, preparare il contratto, coordinare la consegna dell’appartamento tra vecchi e nuovi inquilini, contattare gli operai per eventuali riparazioni veloci. Nel migliore dei casi, l’appartamento resta sempre in affitto, in quello peggiore rimane sfitto per alcuni mesi.
  • Una tubatura rotta causa danni nella lavanderia e mette alla prova il vostro talento per l’improvvisazione e l’organizzazione: nell’immediato, magari nel cuore della notte o nei fine settimana, dovete fornire un servizio di emergenza, far pompare l’acqua, offrire agli inquini una soluzione alternativa, deumidificare la stanza, riferire alla compagnia assicurativa, valutare danni strutturali all’edificio, contattare gli imbianchini, ordinare una nuova lavatrice… Il tempo richiesto è tanto, oltre alla necessità di agire in fretta.
  • Chi offre al prezzo minore la ritinteggiatura di un appartamento? Se volete comparare tre preventivi è necessario fissare tre appuntamenti con tre imbianchini diversi: probabilmente tutti saranno già molto impegnati, con poco tempo per farvi un’offerta. Dopo due settimane avete tre preventivi non direttamente confrontabili, di cui due incompleti. Quindi, riprendete i contatti per telefono e aspettate una nuova offerta. Anche quella più conveniente ha richiesto molto tempo (e denaro).

Per essere preparati a questo, sono sufficienti competenze di base in ambito commerciale e un po’ di talento per l’amministrazione. Le conoscenze tecniche possono essere apprese dai libri o seguendo dei corsi: entrambe le possibilità vengono offerte anche dalle associazioni di proprietari immobiliari.

Avete già gestito in passato la vostra casa plurifamiliare? Quindi saprete per esperienza personale che proprio le mansioni commerciali e amministrative possono richiedere molto tempo. Oppure, se finora avete delegato il lavoro e state pensando di occuparvi da soli della gestione, allora questi tre esempi vi daranno un’idea di cosa vi aspetta. Tuttavia, va tenuto presente che le vostre capacità sono limitate anche con una buona conoscenza e routine precedenti.

Come regola generale: in qualità di proprietario potete gestire un immobile plurifamiliare con fino a 15 unità residenziali. Se il numero è più elevato o se gli immobili sono più grandi, magari anche in luoghi differenti, le difficoltà superano le vostre possibilità di comune cittadino. In tal caso diventa praticamente inevitabile doversi rivolgere a professionisti.

Il mansionario per la gestione di una casa plurifamiliare

  • Punto di contatto per inquilini e artigiani
  • Annunci per nuove locazioni
  • Organizzazione e gestione di visite degli appartamenti
  • Controllo e valutazione delle referenze e della solvibilità degli interessati
  • Consegna e ispezione dell’appartamento, preparazione del protocollo di accettazione
  • Avvio dei lavori di manutenzione, riparazione dei danni
  • Contatto e corrispondenza con compagnie assicurative, banche, autorità, artigiani, ecc.
  • Gestione della contabilità immobiliare
  • Controllo delle fatture e contabilizzazione
  • Redazione, aggiornamento e controllo del bilancio
  • Calcolo e ottimizzazione dei rendimenti
  • Calcolo delle pigioni con costi d’esercizio per locazioni e sublocazioni
  • Adeguamento dei canoni in caso di variazioni del tasso di interesse di riferimento o dell’indice
  • Corrispondenza con gli inquilini; conoscenza e rispetto delle prescrizioni formali e delle scadenze
  • Conteggio annuale e delle spese accessorie, con rapporto
  • Operazioni di pagamento
  • Riscossione e sollecito degli affitti arretrati

Visitare e ispezionare regolarmente l’abitazione plurifamiliare

  • Assumere il custode, assegnargli i compiti e controllare; pagare i salari e le prestazioni sociali
  • Pianificazione, assegnazione, monitoraggio e controllo delle riparazioni e dei lavori di manutenzione

Per ristrutturazioni e lavori di manutenzione più importanti: pianificazione del progetto, appalto, punto di contatto, assegnazione dei lavori e monitoraggio

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Opzione 2: affidare l’amministrazione a una società di gestione immobiliare

Il compenso di una società di gestione dipende da molti fattori.

  • Numero / posizione di edifici e appartamenti: 12 appartamenti in una casa plurifamiliare sono più economici rispetto a 3 case plurifamiliari in tre località in un raggio di 50 km.
  • Mansionario / gamma di prestazioni: La casa plurifamiliare è completamente in affitto o viene affittata per la prima volta? Chi si fa carico del rischio di superfici sfitte? Chi assume e paga il custode? Ci sono obiettivi di rendimento? Quanto è autonoma l’amministrazione nelle sue decisioni?
  • Modello di remunerazione: Una tantum, percentuale o in base alla spesa? Percentuale sull’affitto lordo o netto? Calcolato sull’affitto atteso (di tutti gli appartamenti affittati) o su quello effettivo? Onorario di base con partecipazione agli utili o prezzo fisso? Conteggio di servizi, come risanamenti, non incluso? Spese?

Di solito, l’onorario per la gestione di una casa plurifamiliare completamente affittata si aggira dal 4 al 5 percento del canone, compresa la ricerca e la gestione del custode (ma non il suo stipendio e le prestazioni sociali). Il compenso dipende dal numero di appartamenti (meno sono, minore sarà la parcella, e viceversa) e dalla posizione: nelle regioni dove il livello dei canoni è basso, la gestione è in proporzione più costosa e varia tra il 5 e il 7 percento.

Questa percentuale può non sembrare molto. Se però nel vostro edificio affittate 10 appartamenti a 1500 franchi l’uno, otterrete 15 000 franchi al mese, 180 000 in un anno. Il cinque per cento corrisponde quindi a 9000 franchi, cifra che può ridurre sensibilmente il vostro rendimento.

A cosa fare attenzione al momento di stabilire il compenso

  • Netto anziché lordo: insistendo sull’affitto netto come base per il calcolo, la spesa è più facile da preventivare perché, ad esempio, i prezzi del combustibile per il riscaldamento non si ripercuotono sui costi amministrativi.
  • Compenso fisso: se valutate una nuova gestione chiedete una tariffa forfettaria; in caso di un compenso percentuale, infatti, un aumento degli affitti per via dei tassi d’interessi più elevati farebbe crescere anche i costi di gestione. Una tariffa a forfait è più affidabile per la pianificazione.
  • Partecipazione agli utili: il compenso per la gestione riduce i vostri rendimenti. Ma la gestione immobiliare può influire sia sui costi sia sui rendimenti, ad esempio, nel caso di nuove locazioni: adeguare o meno l’affitto? Di quanto? In quanto tempo verrà riaffittato l’appartamento? Qual è il costo della manutenzione ed è possibile ridurlo?
  • Prestazioni offerte: assicuratevi che il compenso copra tutte le mansioni della gestione. Spesso un’offerta di risparmio fa spendere di più se, ad esempio, la verifica della solvibilità e delle referenze dei nuovi inquilini non è inclusa nella somma forfettaria e viene invece addebitata in base all’impegno effettivo. Informatevi sui supplementi per le emergenze di notte e nei fine settimana.
  • Prima locazione: l’amministrazione di un nuovo edificio o di uno completamente risanato richiede un impegno maggiore. Infatti, sono necessarie più visite, devono essere valutate più domande, vanno emessi più contratti di locazione e non solo. Di conseguenza, anche i costi amministrativi lievitano. In questo caso particolare, potete scegliere una somma forfettaria per appartamento (da 1000 a 1500 franchi) o una tariffa più elevata (fino al 10, 12 percento). Nel caso del primo affitto, c’è il rischio che gli inquilini non siano selezionati con sufficiente attenzione e la fluttuazione sia maggiore. Leggete cosa potete fare in Rischi da evitare.
  • Rischio di superfici sfitte: esistono modelli di remunerazione in cui la gestione immobiliare si assume anche il rischio di superfici sfitte. Certamente non lo farà gratuitamente, perché le conseguenze degli sfitti sui costi sono pesanti. Più grande è il rischio, maggiore diventa la tentazione di selezionare gli inquilini con un po’ meno attenzione per riuscire ad affittare tutti gli appartamenti (-> Rischi da evitare). Come proprietari, dovreste preventivare nel vostro budget una riserva per far fronte a tali rischi imprenditoriali. In caso di emergenza questo importo ridurrà le vostre entrate , ma pagherete comunque il premio di rischio dell’amministrazione.
  • Responsabilità: regolate in anticipo la responsabilità per errori formali, scadenze non rispettate e simili (-> Rischi da evitare).
    Custodia della casa: l’argomento è talmente importante che gli dedichiamo un capitolo a parte. Tenete però ben presente che ci sono buone ragioni per non lasciare che l’amministrazione cerchi il custode della casa e, se lo fa, dovreste almeno riservarvi un diritto di veto e insistere per conoscere personalmente il candidato.
Persona che calcola i costi
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Trovare una società di gestione immobiliare

Questa lista non vuole essere esaustiva, ma fornirvi spunti per aiutarvi nella ricerca:

  • associazioni professionali (ad es. la SVIT, Associazione svizzera dell’economia immobiliare)
  • organizzazioni di proprietari d’immobili (ad es. l’APF, l’Associazione dei proprietari fondiari)
  • associazioni di categoria locali o regionali
  • raccomandazione di altri proprietari di immobili a reddito
  • rete privata – architetti, artigiani, proprietari di casa, avvocati, ecc.
  • custode
  • ricerca su Internet

Qual è l’approccio migliore per scegliere la società di gestione?

  1. Verificare l’offerta. La maggior parte dei gestori ha un proprio sito web. Confrontate il modo in cui si presentano e la loro offerta di servizi: quanto è grande l’azienda? Le dimensioni della società devono essere compatibili con quelle della vostra proprietà. Da quanto tempo sono in attività? Qual è il loro core business: la gestione e l’amministrazione di proprietà o la compravendita di immobili? Descrivono i servizi in maniera sufficientemente dettagliata, consentendovi di farvi un’idea precisa? Sono riportate referenze o casi concreti?
  2. Fare una lista di candidati. Compilate una lista con i candidati e individuate i primi tre. Dovreste scegliere aziende situate nelle vicinanze della vostra proprietà. Il gestore dovrebbe avere la sua sede nei pressi del vostro immobile, conoscere gli artigiani del posto e arrivare velocemente se si presenta un problema.
  3. Incontrare i gestori favoriti. Fissate un colloquio non vincolante con i vostri tre preferiti, descrivete le vostre necessità e richiedete un’offerta. Se si tratta di una grossa azienda: esigete di parlare con la persona che in seguito sarà responsabile del vostro immobile. Informatevi sulla loro capacità. non è tanto un problema nelle grosse aziende, quanto nel caso di quelle medie o piccole. Chi si occuperà del vostro immobile in caso di malattia o durante le ferie?
  4. Conoscenza personale. Fidatevi del vostro istinto, ma non fatevi abbindolare.
  5. Titoli di studio e referenze: la gestione di immobili non è una professione protetta. Se si tratta di un’impresa individuale: fate domande su esperienza, formazione, specializzazioni, diplomi, clienti attuali e appartenenza ad associazioni di categoria. In caso di imprese individuali: domandate un estratto aggiornato del registro delle esecuzioni. L’ideale sarebbe un certificato di buona condotta, ma attenzione: la richiesta di un estratto del casellario giudiziale potrebbe anche essere percepita in maniera negativa.
  6. Confrontare i prezzi. Mettete a confronto le offerte, facendo attenzione alla gamma dei servizi e alle clausole stampate in piccolo. Se manca qualcosa, insistete. Non stipulate accordi vincolanti di lunga durata. Se non foste soddisfatti del gestore, dovreste sempre avere la possibilità di sostituirlo con un termine di preavviso di qualche mese.
  7. Firmare il contratto. Prendete una decisione. Se non siete sicuri richiedete un secondo colloquio. Leggete attentamente l’intero contratto. Menziona tutte le prestazioni? La gamma di servizi corrisponde? La remunerazione dei casi eccezionali coincide con quanto discusso? In caso di dubbio, è meglio consultare uno specialista.

Rischi da evitare

  • Provvigioni, partecipazione al fatturato. Al primo colloquio, chiarite se e come sono regolate le provvigioni, le retribuzioni in caso di risultato positivo, le partecipazioni al fatturato, le caparre, ecc. Insistete sul fatto che tutti gli ordini ad artigiani, imprese edili, fornitori di elettrodomestici, ecc. siano addebitati, al loro prezzo nettissimo, a vostro nome e sul vostro conto, e che tutte le provvigioni vi siano accreditate per intero o proporzionalmente (nel caso di premi sul fatturato annuo).
  • Lavoro nero. Indicate nel contratto di gestione che non tollerate il lavoro nero e che il gestore deve far rispettare gli obblighi di legge.
  • Selezione degli inquilini. Soprattutto nel caso di nuovi affitti, c’è il rischio che si finisca per chiudere un occhio, ad esempio riguardo alla solvibilità, al momento di selezionare i candidati. Fate in modo che agli aspiranti inquilini non venga richiesto solo un estratto aggiornato del registro delle esecuzioni, ma anche un elenco completo dei domicili e dei proprietari degli ultimi cinque anni. Il registro delle esecuzioni è valido solo per l’attuale luogo di residenza; esso non mostra se il ricorrente sia stato sottoposto a esecuzioni nella località dove ha vissuto prima. Pertanto, insistete sul fatto che anche ai precedenti proprietari siano chieste referenze. I gestori più grandi sono anche abbonati ai servizi di chi si occupa di controlli di solvibilità, necessari in questa fase.
  • Partecipazione agli utili. Provate a concordare una retribuzione in caso di risultato positivo per le nuove locazioni. Il compenso di base è dovuto subito, mentre il prospetto delle pigioni dopo 2 anni determina il premio. Ad esempio: l’obiettivo è una fluttuazione del 10 percento all’anno Se dopo 12 mesi il tasso di avvicendamento tra inquilini è più basso, c’è un bonus; se invece questo è più elevato, per ogni cambiamento di inquilini si applica un malus. Gli appartamenti sfitti riducono il bonus del x % mensile.
  • Responsabilità. Il mancato rispetto delle scadenze e delle formalità definite dal diritto di locazione può costare molti soldi, ad esempio in caso di disdette, adeguamenti degli affitti, conteggio dei costi accessori, modifiche ai termini del contratto, ecc. Fate mettere per iscritto che il gestore è responsabile delle conseguenze anche in caso di errori involontari e colposi, e non solo in caso di negligenza grave. Informatevi se il gestore scelto ha un’adeguata assicurazione di responsabilità civile.
  • Spese. Assicuratevi che le spese di trasporto, il vitto e costi simili siano inclusi nella quota.
Tre persone sul balcone in un appartamento nuovo
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Opzione 3: sfruttare la rete di conoscenze del vostro custode

Teoricamente, il custode è responsabile per gli impianti della vostra casa. Tuttavia, poiché lui o lei è spesso sul posto, questa figura diventa il primo punto di contatto per tutte le esigenze degli inquilini. Ecco perché le sue capacità interpersonali sono tanto importanti quanto quelle tecniche. Al custode, infatti, non ci si rivolge solo per segnalare lampade difettose nella tromba delle scale, tapparelle bloccate o serrature inceppate in cantina, ma anche per lamentarsi della musica troppo alta, del fumo del barbecue o dei residui di detersivo nella lavatrice. Idealmente, dovrà occuparsi di sistemare, risolvere, mediare, sollecitare, conciliare, regolare ogni questione in modo pragmatico, amichevole e imparziale. In tal modo diventa per tutti una sorta di spirito protettore della casa.

Quella del custode è la posizione più importante che dovete riempire. Vale la pena agire con calma e non assumere il primo candidato. Tra l’altro, in passato era pratica comune reclutare il custode tra gli inquilini. Chissà, forse l’anima della vostra casa vive già da voi. A proposito di raccomandazioni: il vostro custode probabilmente conosce personalmente o tramite terzi molti gestori immobiliari del posto. Domandategli con chi ha avuto le migliori esperienze e chi raccomanderebbe.

La decisione di gestire i propri immobili a reddito con o senza un supporto professionale è in ultima analisi una questione personale, che dipende dalle vostre competenze e disponibilità di tempo. Sulla base di quest’articolo avete scoperto quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna opzione, nonché il quadro finanziario generale di un mandato di gestione. Non esitate a servirvi della nostra checklist e delle istruzioni passo passo, che vi aiuteranno a prendere la decisione che fa al caso vostro.

Conclusioni

La decisione di gestire i propri immobili a reddito con o senza un supporto professionale è in ultima analisi una questione personale, che dipende dalle vostre competenze e disponibilità di tempo. Sulla base di quest’articolo avete scoperto quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna opzione, nonché il quadro finanziario generale di un mandato di gestione. Non esitate a servirvi della nostra checklist e delle istruzioni passo passo, che vi aiuteranno a prendere la decisione che fa al caso vostro.



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