Nella lingua di tutti i giorni, risanamento e ristrutturazione sono spesso usati come sinonimi, anche se non è del tutto corretto. Vi spieghiamo la differenza.
Risanamento: la necessità di un intervento di questo tipo è indicativa di carenze che devono essere eliminate per mantenere il valore dell’immobile, migliorare lo standard abitativo o prevenire ulteriori danni. Un risanamento comporta quindi il ripristino della struttura o l’ammodernamento di un edificio o di un appartamento.
Esempio: se viene rilevata la presenza di amianto nelle pareti, è necessario un risanamento per evitare rischi per la salute dei residenti. Questo problema non si può risolvere con una mano di vernice.
Ristrutturazione: in questo caso si tratta piuttosto di dare una rinfrescata all’aspetto dell’immobile. Possono esserci danni esterni, ma non vi è alcun problema strutturale.
Esempio: se la vernice sulle pareti o la carta da parati è danneggiata, è sufficiente darle una mano di vernice o cambiare i parati. L’obiettivo della ristrutturazione è quello di far tornare le pareti come nuove alla fine.