Il tasso d’interesse offerto viene giustamente considerato la principale base decisionale. A seconda dell’importo del credito, una variazione dello 0,3% sull’intera durata, ad esempio, può già comportare una differenza di varie centinaia o migliaia di franchi. Ma attenzione: i tassi indicativi non vincolanti e i cosiddetti “prezzi di vetrina” non devono essere confusi con le offerte per una concreta richiesta di credito.
A volte un prezzo apparentemente favorevole si riferisce solo a operazioni molto specifiche – ad esempio, se l’ipoteca è di dimensioni ridotte o destinata solo a un gruppo specifico di clienti.
In un contesto di tassi d’interesse “normali”, vale anche una regola di per sé facile: la maggiore sicurezza si paga. Per una copertura dei tassi d’interesse a lunghissimo termine con ipoteche fisse superiori a 10 o 15 anni, si applica un tasso d’interesse più elevato.
In questa scelta giocano un ruolo importante anche le aspettative sull’andamento dei tassi d’interesse. Per scegliere una strategia ipotecaria adeguata, quindi, solitamente è meglio discutere della situazione personale con un consulente.